Anche ICIG, ha sentenziato il TAR il 6 maggio, è corresponsabile dell’inquinamento Pfas nell’area dello stabilimento Miteni a Trissino e dovrà partecipare alla sua bonifica.
L’antefatto risale a maggio del 2019, quando la Provincia di Vicenza emette un atto di fondamentale importanza con cui individua i responsabili dell’inquinamento da Pfas che, quindi, sono tenuti a “proseguire con le attività di bonifica e a garantire la continuità delle azioni intraprese”. Sono le società che si sono succedute nella gestione dello stabilimento, dalla Rimar all’Enichem alle multinazionali Mitsubishi ed International Chemical Investors Ici-Italia 3. L’obbiettivo della Provincia è assicurare comunque l’effettuazione della bonifica se, dovesse defilarsi Icig. All’inizio di settembre sono sedici i ricorsi presentati al Tar contro il provvedimento della Provincia da quasi tutti i responsabili individuati, che eccepiscono “la non riferibilità della responsabilità” e che “le sostanze contestate non prevedono valori tabellari di riferimento”. Eni Rewind (ex Enichem), invece, si accolla l’onere di una parte del progetto di messa in sicurezza del sito.
Successivamente, il 31 dicembre 2019, Icig presenta alla Regione e agli altri enti il piano di bonifica che, entro gennaio dell’anno dopo, è sottoposto a valutazione in una specifica Conferenza dei Servizi. I documenti trasmessi sono due: il piano di messa in sicurezza operativa del sito e l’analisi dei rischi. ICIG entra nella storia della Miteni il 12 febbraio 2009, quando l’intero capitale sociale della azienda passa di mano alla International Chemical Investors Group (ICIG), società lussemburghese, e per essa, attraverso vari passaggi giunge alla sua controllata International Chemical Investors Italia 3 Holding srl, con sede a Milano. È un gruppo industriale privato con più di 6.000 dipendenti in tutto il mondo. ICIG ha concentrato il proprio business su tre piattaforme principali: prodotti farmaceutici (Pharmaceuticals), con il marchio Corden pharma; chimica fine (Fine Chemicals), con il marchio WeylChem e chimica organica (Chlorovinyls), con il marchio Vynova. La Miteni rientra nel gruppo WeylChem, fondato nel 2005 come piattaforma dei prodotti farmaceutici (Fine Chemicals) di International Chemical Investors Group (ICIG). Il Gruppo WeylChem è costituito da nove società operative in quattro diversi Paesi in Europa e negli Stati Uniti.
Il TAR non ha accolto il ricorso di ICIG perchè “privo di riscontri alla luce della documentazione versata in atti. dato che esistono gravi, precisi e concordanti indizi in senso contrario” sulla sua diretta responsabilità.
Icig ha chiesto alla Provincia di Vicenza, nel 2019, di fare da mediatrice con Mitsubishi, precedente proprietaria della Miteni, per approfondire la vexata questio del “chi paga la bonifica”. Icig ritiene di essere stata truffata dalla multinazionale giapponese che, al momento della cessione, aveva formalmente assicurato che non c’era “alcun problema ambientale significativo nel sito di Trissino” e vorrebbe coinvolgere Mitsubishi nell’accollo dell’opera. Il 29 gennaio 2020 la Provincia organizza il confronto fra Icig e Mitsubishi ma i giapponesi non si presentano.
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