Riviera Folk Festival XXII edizione – dall’8 al 11 Giugno 

Torna il mese di giugno e tornano anche i festival musicali vicentini, o più nostalgicamente chiamate Feste Rock, che da più di 30 anni animano e cadenzano la calda stagione in terra berica. Come di consueto sarà il Riviera Folk Festival ad aprire le danze con l’appuntamento musicale ed enogastronomico ad ingresso gratuito che farà arrivare nel quartiere di Santa Croce Bigolina migliaia di avventori vecchi e nuovi pronti a rilassarsi sotto le fronde tra brindisi cene e danze. L’Associazione Uorra Uorra, che ha appena spento 25 candeline, è pronta ad offrire un programma artistico sempre variegato, dagli headliners agli ospiti musicali nell’orario aperitivo.

Si apre giovedì 8 giugno con un’altra celebrazione di anniversario, questa volta sono 20, quello di una band che negli ultimi anni ha narrato il territorio vicentino con piglio sorprendente, picaresco e burrascoso: l’Osteria Popolare Berica. L’anarcofolkrock band ha mosso i primi passi proprio alle prime edizioni del RFF, anni in cui il frontman Furya era l’art director del festival dell’elfo. A seguire gli ospiti dalla Capitale: i Veeblefetzer o come ora preferiscono farsi chiamare più semplicemente Veeble. Il loro live è un rollercoaster che spazia senza difficoltà tra gitanie e tropicalismi, passando per psichedelie dub e hip hop. E’ un live che arriva dritto al cuore, passando per le gambe. Come nelle migliori tradizioni sudamericane o balcaniche, si cantano e ballano contemporaneamente gioie e tristezze della vita. Si formano nel 2012 e nel 2015 pubblicano “No Magic No Bullet”. Nel 2019 arriva l’album “More” su etichetta Goodfellas, che contiene alcuni brani della colonna sonora de “La profezia dell’Armadillo”, il film tratto dal best seller di Zerocalcare. Animali da palco come poche band italiane, i Veeblefetzer hanno collaborato con Roy Paci e condiviso il palco con i Gogol Bordello. Sulle spalle hanno una montagna di chilometri in furgone tra Italia, Germania, Austria, Svizzera, Rep. Ceca, Slovacchia e Regno Unito. E’ di qualche giorno fa invece l’uscita del nuovo singolo Voltagabbana.

Venerdì 9 Giugno vedrà i primi ospiti internazionali di questa ventitreesima edizione, gli inglesi Will And The People. Questo quartetto conosciutosi quasi per caso al Glastonbury Festival del 2010, decise di trasferirsi tutti insieme nella zona rurale ad Ovest di Londra, dove fondarono la band e cominciarono a scrivere e provare i primi pezzi. Si ispirano alla musica dei Beatles, The Doors, Supertramp, Bob Marley, Police, John Lennon e Jerry Lee Lewis. Il loro omonimo album di debutto, nel 2012, con il singolo Lion in the Morning Sun, divenne un successo nei Paesi Bassi. Ma è con Il loro secondo album, Friends del 2013 che i WATP diventano un vero e proprio fenomeno europeo a livello social. Fino al 2015 suonano praticamente in tutto il mondo: Cambogia, Singapore, Vietnam, Romania, Francia, Italia, Austria, Germania, India e infine diverse date sold out nei Paesi Bassi. In quell’anno esce loro terzo album Whistleblower con la loro etichetta indipendente. Dopo un anno circa di pausa dalle scene tornano sui palchi per supportare il noto gruppo australiano Sticky Fingers. Nel 2019 esce il singolo Giganti c, che sarà seguito da varie presentazioni radiofoniche e concerti sold-out in tutta l’Olanda. Nel 2020, i Will And The People hanno pubblicato L’EP “Head in the sand-Live from Lockdown”, e un album che raccoglie i brani “scartati ” nel corso degli anni chiamato ” B-sides”. A Novembre 2021 la Band pubblica il singolo “Money” che preannuncia l’uscita del loro ultimo lavoro, “Past the point of no return”, pubblicato a Gennaio 2022.

La serata verrà aperta prima dalle selezioni del local dj Breeoze per seguire nell’intimità dell’orario aperitivo al second stage con la Piccola Orchestra MDM. La formazione a sette elementi arriva da Venezia e si definiscono ingombranti e rumorosi attraverso un cantautorato in viaggio tra la vecchia scuola italiana e le tradizioni mediterranee. Sonorità intime, riflessive, scanzonate e noncuranti del buoncostume. Sì insomma, musica da sagra: le emozioni del tagadà con gli strumenti del liscio. Seguiranno sul palco principale i TRIOMANZANA . Questo trio veronese esplora con gusto moderno e frizzante le musiche popolari del mediterraneo, dalla rumba spagnola al flamenco, dalla musica greca al gipsy jazz. Il loro marchio di fabbrica è una perfetta alchimia tra melodie suadente e arabeggianti e il ritmo vorticoso e coinvolgente tipico della rumba flamenca. La band è composta da Pietro Cuppone, ecletico chitarrista che dopo anni di varie esperienze fa rivivere tutto il fascino della sei corde di nylon; Lucas Dinarte Patricio, brasiliano, che suona i bongos dall’età di 13 anni ed è l’anima festaiola del gruppo; Daniele Prolunghi, ex bassista di heavy metal, giunto all’attuale passione per i ritmi mediterranei con un percorso di viaggi fisici ed interiori che ne hanno favorito il cambiamento. Il loro primo album ufficiale pubblicato su etichetta Maxy Sound si intitola ”Gipsy Sound” e contiene 10 tracce in cui le chitarre e le percussioni interagiscono reinterpretando alcuni dei classici del genere gipsy. Tra le canzoni rivisitate ci sono brani di Paco De Lucia e Santana ma pure Lambada di Kaoma, Tamacun di Rodrigo y Gabriela (che hanno già dimostrato di apprezzare la band nostrana) e Alturas degli Inti-Illimani. Fra le varie tracce spicca inoltre il brano inedito “The Last Rumba”. L’album è permeato di allegria e freschezza che traspare anche nei simpatici video girato dai ragazzi durante le registrazioni in studio e nei loro numerosi live. Nel 2021 sono usciti tre nuovi singoli originali: “Adelante”, “Noche de oriente” e “Agua y Fuego”

La terza giornata del festival aprirà con una soundtrack selezionata personalmente dai ragazzi dello staff del RFF che con Canicciato DJ farà scuotere i presenti già dal pomeriggio. A seguire il concerto aperitivo de La Voce del Guerriero, al secolo Jacopo Bettarello, già Jack Cantina. Cantautore, fomentatore di rivoluzioni interiori e furente custode della gioia di vivere ad ogni costo. In costante tour dal 2011 al 2019, ha toccato le città di tutte le regioni d’Italia col suo spettacolo. Voce, chitarre e grancassa per un one man band show da non perdere. Per gli appassionati dello sport nazionalpopolare per eccellenza verrà proiettata la finale di Champions League tra Inter e Manchester City.

Il main stage nel dopocena accenderà i riflettori per un’altra band locale: gli Sweet Poppies. Il progetto nasce con tre fratelli ed un obiettivo comune, fare musica. Il loro genere, come lo ha definito Rockit, è pop puro nella sua essenza, con melodie cantabili che arrivano dritte ai cuori grazie a scelte stilistiche semplici che vanno a braccetto con l’intelligenza degli arrangiamenti . Per l’occasione saranno in formazione allargata con una sezione ritmica a cavallo tra il pop ed il cantautorato italiano, spaziando per generi come l’indie, il soul e il rock.

Gli ospiti principali di Sabato 10 Giugno saranno i Lamuzguele, (chiamati più semplicemente LMZG). Originari di Grenoble (FR) definiscono il loro genere tra Clash Electronique e Flash-back Swing, ma con ottoni e tastiere, i LMZG giocano con epoche e stili. Il gruppo è un successo sui palchi di tutto il mondo grazie alla sua visione del tocco francese e un live scatenato e sorridente. Se li cerchi nel tuo negozio di dischi, saranno classifificati tra Parov Stelar, Caravan Palace e Deluxe, nella musica unifificante e positiva. L’ultimo album della band è stato trasmesso in streaming oltre mezzo milione di volte e il profifilo Spotify della band supera i 4,5 milioni di stream totali! Dopo 3 magnififici tour, dall’Inghilterra alla Repubblica Ceca o in Germania e centinaia di concerti in tutta la Francia, il gruppo ha appena pubblicato un nuovo singolo ASCENDANT BRASIER nel novembre 2022 e il nuovo album I am anachronic uscito a maggio di quest’anno. Hanno viaggiato in lungo e in largo in tutta Europa, e grazie a internet hanno incontrato e collaborato con artisti famosi come Lyre le Temps, Jenova Collective, Bart & Baker, Senor Zazou (KKC Orchestra), Grant Lazlo, Slamboree (UK), Defunk (Canada) e Jazzotron (Serbia). Hanno lavorato alle loro canzoni con questi artisti per il loro album di remix Bada Boom Boom Swing Remixes (2015).

La domenica inizierà nel tardo pomeriggio con l’aperitivo affidato a una figura nota delle serate vicentine. I beat di Franky Suleman si uniranno ai virtuosismi sassofonistici di Tony Gallucci. A seguire, in prima serata un’altra band giovane ma che ha già dimostrato di saper calcare anche palchi importanti . Band fondata ad Udine nel 2019 che propone un Surf Groove Punk energico e senza regole che vede nel contesto live la sua massima realizzazione. All’attivo un Ep “Bullet” e oltre novanta date tra cui l’apertura ai Gogol Bordello. In tour per promuovere gli ultimi singoli prodotti e soprattutto per far ballare!

L’headliner che chiuderà la ventitreesima edizione sarà di nuovo un’ospite internazionale. Jack Broadbent è un giovane cantautore inglese che fa del blues il suo terreno di coltura, sporco e ruvido, con forti influenze rock, un po’ Jon Spencer un po’ Hound Dog Taylor. Broadbent è cresciuto nella campagna umidiccia e verde del Lincolnshire, anche se di recente ha vissuto alcuni anni in Canada, nel Quebec, dove tutt’ora fa la spola con il paese natale. La sua influenza principale, per quanto riguarda l’aspetto musicale, è il padre Mick, anche lui musicista di alterna fama negli anni ‘70, che viene ospitato anche in questo disco e suona il basso in diversi brani. Broadbent è a quota sei album con l’ultimo “Ride” uscito nel giugno 2022 per Crows Feet Records defifinito ‘un allontanamento dalle cose precedenti ’. Classe 1988, acclamato come “Il nuovo maestro della chitarra slide” dal Montreux Jazz Festival e “The real thang” dal leggendario Bootsy Collins, l’artista è stato on the road con artisti del calibro di Lynyrd Skynyrd, Peter Frampton, Ronnie Wood, Richard Thompson e Bill Payne nonchè headliner dei suoi tour internazionali, registrando sold out in Europa, Nuova Zelanda, Giappone, Stati Uniti e Canada.

Pronto dunque a tornare nel quartiere di Santa Croce Bigolina in Riviera Berica per una quattro giorni di concerti intervallati da una giro tra le bancarelle di artigianato etnico e l’imbarazzo della scelta degli stand eno-gastronomici. Dai pomeriggi all’ombra dell’ Osteria all’Albera Morta sorseggiando vini delle cantine del territorio freschi cocktail. Per gli amanti delle birre, dalle più classiche alle artigianali più ricercate agli stand Gazeebos o Ai Salbanei. naturalmente fermarsi per cena gustando i tipici primi piaƫti , le alternative vegane, i friƫti di strada o i panini del Calderone per poi lasciarsi andare a balli sfrenati e brindisi anche con coloro che magari non vedevamo da troppo tempo, in un tuffo di convivialità fino a notte inoltrata.

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