Per Sir András Schiff gli otto giorni, fra prove e concerti, che trascorre ogni anno a Vicenza in occasione del festival Omaggio a Palladio sono una parentesi gioiosa e irrinunciabile, all’interno del suo fitto calendario di impegni artistici. Lo è perché per il maestro ungherese il Teatro Olimpico disegnato da Andrea Palladio è “il più bello del mondo”; perché ha il piacere di condividere quest’avventura con decine di amici – i componenti dell’orchestra Cappella Andrea Barca – con i quali c’è grande affinità elettiva; perché, infine, centinaia di appassionati provenienti da tutta Europa ogni anno si ritrovano a Vicenza per venirlo ad applaudire. Il copione si ripete quest’anno per la venticinquesima volta – da giovedì 4 a domenica 7 maggio per l’organizzazione della Società del Quartetto e in collaborazione con il Comune di Vicenza – con la scelta di mettere al centro dei quattro concerti un tris di autori per i quali Schiff prova una profonda ammirazione: Joseph Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart e Johannes Brahms.
S’inizia il 4 maggio con un recital pianistico “a sorpresa” dedicato a Haydn e Mozart. Sarà lo stesso pianista ungherese ad annunciare e presentare i brani nel corso della serata. C’è ancora Haydn nella tradizionale finestra che ogni anno il festival apre sui capolavori della musica sacra. Sotto la direzione di Schiff, venerdì 5 la Cappella Andrea Barca, l’ensemble corale Schola San Rocco e le voci soliste di Regula Mühlemann, Werner Güra, Robert Holl e Georg Klimbacher eseguono alla Basilica di San Felice il
maestoso oratorio Die Schöpfung (La Creazione). Di ritorno al Teatro Olimpico, sabato 6 tocca a Mozart. Dall’ampio catalogo del maestro salisburghese Schiff ha selezionato, come brano di apertura, il Divertimento in Re maggiore K. 334 per coppie di corni e di violini, viola e violoncello. A seguire la Sinfonia “Linzer” del 1783, capolavoro nato in una manciata di giorni e dal carattere marcatamente haydniano. Per finire il luminoso Concerto per pianoforte in Sol maggiore K. 453, con Sir András Schiff coinvolto nella direzione e nel notevole impegno virtuosistico richiesto dalla partitura al pianista. Nella serata conclusiva di domenica 7 maggio c’è spazio per Brahms, il grande vecchio. All’inizio Schiff accompagna al pianoforte il baritono olandese Robert Holl nell’esecuzione dei Vier ernste Gesänge (Quattro Canti da testi della Bibbia) Op. 121. Della tarda produzione brahmsiana sono anche il secondo Quintetto per archi in Sol Maggiore e la Sinfonia n. 4 in Mi minore, capitolo conclusivo del suo breve ma intenso excursus nella scrittura sinfonica. Al termine del festival, lunedì 8 maggio, Sir András Schiff riceverà nel corso di un evento organizzato dall’Accademia Olimpica di Vicenza il premio “Lauro Olimpico” per lo straordinario apporto dato dal maestro alla valorizzazione dell’opera palladiana in tutto il mondo.
I biglietti – da 30 a 70 Euro – si possono acquistare sul circuito online Vivaticket, (www.vivaticket.com), presso la sede della Società del Quartetto in Vicolo Cieco Retrone a Vicenza (0444 543729 – info@quartettovicenza.org) e le sere dei concerti alla biglietteria del Teatro Olimpico.