A Vicenza, il Paradiso di Cristicchi porta Dante al Comunale

Simone Cristicchi torna a Vicenza, al Teatro Comunale, venerdì 28 aprile alle ore 20.45, portando con sè
il “Paradiso”. Dalle tenebre alla luce, il cantautore romano trascina una carica di aspettativa che ha stimolato il pubblico a porsi degli interrogativi, al risvegliare momenti della storia che sono parte del destino geografico di tutti noi, come le Foibe, ovvero l’ancor più tragico epilogo della Seconda Guerra Mondiale.
Di inferni se ne intende, parlo di Dante, il padre letterario dell’Italia moderna, colui che guardò alla storia con occhi critici, offrendo un monumentale affresco fatto di geometrie, numeri, vicende e impressioni che esercitano il fascino e l’interesse di ogni studioso voglia capirne sulla nascita dell’evo moderno.
Per i 700 anni dalla morte dell’Alighieri, Cristicchi inizia il suo viaggio dal Paradiso, come metafora imponente di ciò che viviamo e che potremmo essere, guardando all’Umanità, alla sua condizione attuale, all’irrefrenabile tentazione di non guardare al mondo come un luogo paradisiaco. Uno stimolo
interessante per un artista che, iniziando da outsider della scena musicale, ha aggiornato la fisionomia del cantautorato italiano all’operazione coscienza.
Con Paradiso, egli torna all’origine nobile della narrazione italiana, scrivendo il soggetto in collaborazione con Manfredi Rutelli, e con Valter Sivilotti per le musiche. Come in “Magazzino 18”, Cristicchi si immerge nelle videoproiezioni, firmate da Andrea Cocchi e nelle luci affidate a Rossano Siragusano, ottenendo il patrocinio del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
Ciò che andrà in scena è un empireo musicale e di parola che, la cosa non può stupire trattandosi di Cristicchi, ripercorre il viaggio interiore che lascia emergere la luce dall’oscurità, che in pittura valuteremmo come dipinto da Leonardo.
L’impostazione teatrale e l’orchestra sinfonica saranno la voce dei potenti e dei mistici di ogni tempo, che raffigurano il fiume sotterraneo che scorre nel ventre della storia (ritorno al paesaggio carsico?), incapace di smentire la sua connotazione di insegnamento per il presente, cosa che Dante continua a fare. La celebre Cantica è la creta di una lezione senza tempo, dalla quale ognuno può trarre la figura che
crede, partendo dalla volontà dichiarata di guardare al nostro paradiso terrestre, del quale potremmo
prenderci cura, prima dell’approdo al paradiso celeste. “Per me il paradiso è strettamente legato al concetto di responsabilità individuale e di cura”, commenta l’autore, “una triplice cura: di noi stessi, dell’altro e della casa comune che ci ospita”.
Infatti la Natura è un libro “sapientissimo” e in essa, come nell’uomo, è insito il desiderio di percorrere una completezza che dia un senso all’esistenza. L’Inferno è spesso edificato dall’uomo, ma in esso
sopravvivono barlumi di Paradiso, con il nome di poesia, arte, scienza e, per l’appunto la Natura. L’enigma del “Cerca trova” del Vasari. La lettura di questo Paradiso è metaforica, come in Dante, guarda all’evoluzione umana, al voler raggiungere le vette più alte, con la poesia strumento di trasformazione da materia a puro spirito, fino all’incontro con l’immagine del Divino che rivela un messaggio universale.
“Se Dante sembra dirci che la nostra vita è un grande mistero, che un giorno ci sarà rivelato”, afferma
Cristicchi, “è altrettanto vero che Dante Alighieri ci parla da settecento anni”. La parola, nuda e potente, è il centro dello spettacolo, con vesti differenti che si offrono alla recitazione, alla narrazione, al canto.
“Proprio grazie ai versi memorabili e alle intuizioni universali del sommo poeta, il mio “Paradiso” diventa un viaggio iniziatico nella parte più sottile e profonda dell’essere, un tentativo di riconnessione con la parte più autentica che ci abita”.

Spettacolo fuori abbonamento. I biglietti per lo spettacolo di Simone Cristicchi sono in vendita alla biglietteria del Teatro (Viale Mazzini, 39) aperta dal martedì al sabato – esclusi i giorni festivi – dalle 15.00 alle 18.15 e un’ora prima dell’inizio; oppure al telefono, chiamando lo 0444 324442 nei giorni di apertura della biglietteria dalle 16.00 alle 18.00; oppure online su www.tcvi.it ; costano 30 euro l’intero e 25 euro il ridotto under 30 e over 65. È possibile comprare i biglietti anche tramite 18App Carta del docente, Vi – University Card e voucher.

Aprile 2024

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