In preparazione all’Anno Giubilare 2026 “Un Giubileo per la rinascita – Monte Berico 2026” sabato 11 e domenica 12 marzo si terrà il convegno “Il santuario di Monte Berico spazio sacro voluto da Santa Maria”, nell’Auditorium del Polo Universitario delle professioni sanitarie in via Cialdini 2 (davanti alla basilica). L’iniziativa propone una riflessione in vista del 7 marzo 2026, giorno in cui si ricorderà la prima apparizione della Vergine Maria a Monte Berico avvenuta il 7 marzo del 1426: a Vincenza Pasini chiese di riferire alla cittadinanza di erigere una chiesa di dimensioni modeste che poi fu ampliata. Il convegno è organizzato da Ordine dei Servi di Maria, Diocesi di Maria e Comune di Vicenza, con il patrocinio di Consiglio Regionale del Veneto, Provincia di Vicenza, Ufficio scolastico Territoriale, Associazione In Arte Veneto, Istituto Superiore di Scienze Religiose Monsignor Arnoldo Onisto; con il contributo di BCC Verona e Vicenza, AGSM AIM, Stringila, Ai Sette Santi. L’iniziativa si aprirà sabato 11 marzo alle 15 con il saluto del sindaco Francesco Rucco, dell’assessore all’istruzione, Cristina Tolio, del vescovo di Vicenza, Giuliano Brugnotto, il priore di Santa Maria di Monte Berico, padre Carlo Rossato, il presidente del consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, il direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Monsignor Arnoldo Onisto, Leopoldo Sandonà. Successivamente si terrà la presentazione e la premiazione del logo, ideato dalle classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado e delle scuole paritarie di Vicenza che hanno partecipato al concorso “Un Giubileo per la rinascita – Monte Berico 2026” promosso dal Comune e santuario dal Monte Berico.
Alla presentazione e premiazione del logo parteciperà una rappresentanza delle classi finaliste, la 5 A della primaria Zecchetto e la 2 E della secondaria di primo grado Ambrosoli, che scopriranno proprio durante la premiazione chi sarà il vincitore. Sono state 18 le classi partecipanti per un totale di 331 alunni coinvolti che hanno aderito al percorso didattico “Sei secoli in un logo”, laboratorio di conoscenza e di arte per scoprire la storia e guardare verso il futuro, ideato e condotto da Agata Keran, curatrice del museo di Monte Berico, in collaborazione con padre Gino Alberto Faccioli, responsabile delle attività culturali della Provincia Veneta dei Servi di Maria. Il coro delle voci bianche Armonie Palladiane eseguirà un intermezzo musicale.
Seguiranno gli interventi di Giovanni Maria Vian “Maria nei testi sacri antichi” incentrato sulla figura di Maria che si è manifestata a Vincenza Pasini, di Salvatore Perrella “L’apparizione un “manifestarsi” di Dio nella storia”, che metterà al centro quella che è considerata la più antica apparizione riconosciuta dalla chiesa.
Successivamente Roberto Tagliaferri con La Vergine di Monte Berico, “identità di una popolazione”, cercherà di descrivere il rapporto simbiotico esistente fin dal suo manifestarsi nel 1426 della Vergine con i vicentini i quali, come emergerà anche dalla relazione di padre Gino Alberto Faccioli, che aprirà il secondo giorno di convegno, domenica 12 marzo alle 9, “La devozione a Santa Maria di Monte Berico da Vicenza al mondo”, vedono nella Vergine di Monte Berico un tratto della loro identità, a tal punto che gli emigranti lasciavano la loro terra solo dopo aver affidato alla Madonna il tratto nuovo della loro esistenza che andavano ad iniziare in terre lontane.
Con “Non di mano umana: l’impronta mariana nella chiesa originaria di Monte Berico”, Agata Keran si soffermerà in modo concreto sullo “spazio sacro” che è il santuario di Monte Berico, luogo nel quale la Vergine Maria ha più volte tenuto fede alla promessa che aveva fatto, e cioè di profondere copiose grazie su colori i quali fossero saliti sul colle berico nelle solennità mariane e nella prima domenica di ogni mese. Seguirà Simona Tozzo con “Gli ex-voto, memoria di una grazia ricevuta”.
Gli avvenimenti che dal lontano 7 marzo 1426 si susseguono sul colle berico sono espressione della fede che i vicentini ed altri devoti nutrono nei confronti della Madre di Dio, una fede che fin dall’ edificazione della chiesa delle origini (1428) hanno trovato codificazione scritta nella raccolta delle Suppliche litaniche di Santa Maria di Monte Berico, e che costituiscono il tema dell’intervento conclusivo del convegno ad cura di monsignor Beniamino Pizziol già vescovo di Vicenza “La fede si fa devozione, le litanie di Santa Maria di Monte Berico”.
Per partecipare al convegno è necessaria l’iscrizione da richiedere scrivendo alla email monteberico2026@gmail.com
Nella serata del primo giorno del convegno, sabato 11 marzo alle 21, si terrà nella Basilica di Monte Berico il concerto “Magnificat 2023-2026”, incardinato sul cantico di gioia con il quale Maria, in risposta al saluto di Elisabetta, loda Dio con parole colme di gratitudine “perché ha guardato l’umiltà della sua serva”.
Presentato in due delle versioni più originali e intense realizzate negli ultimi decenni, il Magnificat risuonerà in tutta la sua potenza espressiva, attraverso le composizioni di Marco Frisina e John Rutter. Il primo è composto nel 2000, di breve respiro, caratterizzato da un sontuoso fraseggio e senso della melodia, mentre il secondo è ideato nel 1990 è strutturato in sette movimenti, caratterizzati da un’orchestrazione brillante che esalta la solennità del testo tradizionale latino, in un fluire musicale dinamico e intenso, in cui si inserisce anche il poema medievale inglese “Of a Rose, a lovely Rose”.
I protagonisti della serata musicale, diretta da Silvia Fabbian, sono la Schola Poliphonica Santuario di Monte Berico con l’orchestra “La Rotonda” (archi ensemble), Ilaria Gusella (soprano), Aliaksandra Markava (mezzosoprano) e Carlo Prampolini (pianoforte). Presenta la serata Giorgio Hüllweck.
L’ingresso è libero fino all’esaurimento di posti a disposizione.
Il concerto è organizzato dall’Ordine dei Servi di Maria di Monte Berico con Comune di Vicenza, Provincia di Vicenza, Ministero per i Beni e le attività culturali, Consiglio Regionale del Veneto, Asac Veneto, Associazione in Arte Veneto, Euritmus.
Informazioni: www.monteberico2026.it