Apre l’atteso Danza In Rete Festival/Vicenza-Schio, giunto alla sua sesta edizione che gli organizzatori hanno titolato “Moving Souls”, anime in movimento. La Fondazione Teatro Comunale di Vicenza con Fondazione Teatro Civico di Schio proseguono nell’ambizioso progetto di connettere i significativi impegni che la provincia dedica alla danza contemporanea, secondo una logica di comunità in movimento. Un’unità che crea opportunità e ragiona secondo una logica aperta alle collaborazioni e al farsi attrattori di esperienze artistiche rivolte ad pubblico sempre più vocato alla dimensione europea. L’apertura del festival, sabato 25 febbraio alle 20.45, è affidata ad una prima assoluta per il palco del Teatro Comunale Città di Vicenza, dove il coreografo Mauro Astolfi con la sua compagnia Spellbound Contemporary Ballet presenteranno “L’Arte della Fuga”, dedicata a Johann Sebastian Bach. Lo spettacolo, in Coproduzione tra Vicenza e la Fondazione Teatro Comunale di Modena sarà anticipato, a partire dalle 20 nel Ridotto, dall’Incontro con la Danza, per orientare il pubblico all’arte della compagnia nata nel 1994, per volontà dello stesso Mauro Astolfi, e spinta sul palcoscenico internazionale con il contributo di
Valentina Marini. Il classico universale della musica di Bach, trova un’alleanza con la compagnia italiana degli Spellbound, dalle sue origini orientata al dialogo con la musica classica, dove essa “non è qualcosa che ha a che fare con il passato ma, al contrario, significa confrontarsi con autori eternamente contemporanei”, commenta Astolfi rivelando la sua fascinazione per la raccolta di composizioni di Bach rimasta incompiuta. La Fuga, vista come “volo”, quale ascesa verso un altrove esistenziale, più che metafisico è stata selezionata nell’interpretazione del violoncellista e matematico Hans-Eberhard Dentler. “È il mio bisogno di guardare la vita con altri occhi”, insiste il coreografo nell’approfondire il moto emozionale che quel Bach ha ispirato al suo lavoro. È proprio l’incompiutezza a stimolare le traiettorie e quell’insondabile senso per l’enigma che invita la danza ad entrare nella sfera della filosofia aristotelica, per cui il principio dell’enigma è quello di collegare l’ovvio con l’impossibile. La fuga è un’occasione che ognuno di noi può accettare per scegliere più strade, per lasciarsi andare alle variabili di un percorso, includendo anche le possibilità che il destino ci offre senza che lo si sappia in anticipo. Le creature danzanti di Spellbound saranno dunque mosse da un vagare incessante, alla ricerca di una loro identità. Il tutto ricorda inevitabilmente la condizione umana nel contesto contemporaneo.
Biglietti e abbonamenti
Sono disponibili alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza, in Viale Mazzini 39 ( biglietteria@tcvi.it , tel. 0444.324442), aperta dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.15, online sul sito del teatro tcvi.it. I prezzi dei biglietti dello spettacolo L’Arte della fuga sono: 37 euro il biglietto intero, 32,00 euro il ridotto over 65 e 21,00 euro il ridotto under 30; costano 18 euro i biglietti per le ultime file (dalla W alla Y). Per il Festival sono previste tre formule di abbonamento e diverse promozioni.
www.festivaldanzainrete.it
