DANZA IN RETE FESTIVAL 2023

Con il suo logo cinetico, il DiR, Danza In Rete Festival 2023 non lascia nulla di intentato, shakerando con la maestria di un bartender blasonato uno stimolante cocktail di coreutica contemporanea, di collaborazioni internazionali a cui si aggiunge la spruzzata di benessere che è insita nel movimento. Questo cocktail di tendenza è “Moving Souls”, disponibile da sabato 25 febbraio a giovedì 4 maggio. ViCult svela in anteprima ai suoi avventori come goderselo al meglio: movimento, disponibilità a rollare tra le vie nella nuova metropoli VicenzaSchio e attitudine alla meraviglia.

Emanuele Rosa, Maria Focaraccio “All you need is”

Il DiR fa da richiamo agli appassionati di danza, di contemporaneo e di quella sperimentazione essenziale per la buona salute di un settore, perché “la danza è lo spettacolo che non ha limiti e non ha confini”, secondo la poetica introduzione di Enrico Hüllweck, presidente della Fondazione Teatro Comunale di Vicenza. E non si può non dar ragione a Simona Siotto, Assessore alla Cultura di Vicenza quando afferma che“se ci fossero più donne e uomini di cultura nella stanza dei bottoni succederebbero meno atrocità”. “Il nostro pubblico della danza è stato abituato ad una qualità che anche il Ministero della Cultura ha riconosciuto, attraverso il suo contributo, per un lavoro di squadra che accorcia le distanze e unisce le forze”, evidenzia Pier Giacomo Cirella nella duplice veste di Segretario Generale della Fondazione e di direttore artistico del Festival, ideazione che condivide con Loredana Bernardi e Alessandro Bevilacqua. Il nuovo Festival “riparte con il ritorno di un gioiello, il Teatro Civico di Schio restaurato anche grazie all’entusiasmo di molti donatori”, plaude orgoglioso Sergio Secondin, Presidente del Consiglio Comunale della città. Approderanno a Schio “anche il progetto Dance Well, aperto ai portatori di Parkinson e una collaborazione con l’Istituto Scolastico Garbin”, conclude il consigliere Giorgio Gori della Fondazione del Teatro Civico, raggiunto sul palco dalla soddisfazione del Direttore artistico Federico Corona, soddisfatto per la presenza di tante anteprime italiane. Le “anime in movimento” che contamineranno di talento teatri, palazzi storici e spazi urbani delle due città, saranno l’energia stessa di ogni singolo appuntamento che possono rappresentare un riferimento per le nuove generazioni di danzatori e coreografi, rispondendo alla missione del DiR di farsi germoglio sperimentale della stagione di danza del TCVi. “L’anima rock della sezione off” vuole “creare nuovi stimoli, motivazioni e impulsi per accompagnare la crescita della comunità, aprendo nuove visioni sulla sperimentazione di codici artistici e coreografici”, indica Bevilacqua, “avendo il coraggio di proporre qualcosa di nuovo e di diverso, che spesso sta nascendo o è in corso d’opera”. Il programma complessivo è distribuito in ben dieci settimane di eventi dal vivo, dal 25 febbraio al 4 maggio, con 57 appuntamenti, tra i quali una trentina di spettacoli e performances, oltre ad importanti momenti di formazione, masterclass e percorsi di audience development ed engagement. Non manca il progetti per il benessere con il Dance Well e per il welfare ambientale, quest’ultimo coinvolgente anche per i più giovani, oltre ad una ventina di incontri di approfondimento con gli artisti e le compagnie nel dopo spettacolo. Tra quelle in cartellone, nove saranno le prime nazionali con sette in coproduzione con il Festival, e nove prime regionali. L’“Artista in Rete” per il 2023 sarà Roberto Tedesco, un giovane coreografo proveniente da esperienze in importanti compagnie italiane, come il Nuovo Balletto di Toscana e Aterballetto, già partecipe di prestigiosi contesti internazionali come l’International Choreographic Competition di Hannover o la Vetrina della Giovane Danza d’Autore a Ravenna. La sua creazione sarà poi presentata al pubblico del DiR. I nomi degli artisti e delle compagnie protagoniste degli spettacoli saranno quelli di Spellbound Contemporary Ballet, Compagnia Abbondanza/Bertoni, Le Supplici/Fabrizio Favale, Camilla Monga, Annamaria Ajmone, COB-Compagnia Opus Ballet, per gli italiani; Collectif Fair-e, Peeping Tom, Balletto dell’Opera Nazionale di Bucarest, Anželika Cholina Dance Theatre, Chicos Mambo per le compagnie internazionali. La sezione Off verrà affidata agli artisti giovani e giovanissimi, che sono spesso anche autori dei loro lavori: il Collettivo Jennifer Rosa, Sofia Nappi, Francesca Foscarini, Vittoria Caneva, Adriano Bolognino, Roberto Tedesco, Emanuele Rosa e Maria Focaraccio, Sofia Galvan/Stefania Menestrina, Collettivo Elevator Bunker, Marco Pergallini e Maria Stella Pitarresi, Elisabetta e Gennaro Lauro; Bassam Abou Diab/Andrea Fahed, Thomas Noone e Hamdi Dridi, gli stranieri. Torna anche il Progetto Supporter con esibizioni di pochi minuti di giovani artisti, prima di spettacoli importanti; qui i nomi sono quelli di Antonio Taurino e Marco di Nardo con Juan Tirado.

Factory Compagnia Transadriatica , Fondazione Sipario Toscana “Peter Pan”

Per quanto riguarda le sedi, apriranno la Sala Maggiore e il Ridotto del TCVi, il Teatro Astra di Vicenza, il Teatro Civico di Schio, lo Spazio Ab23, il Teatro Spazio Bixio, il Foyer del Tcvi e le sale di Palazzo Chiericati. La danza urbana “vestirà” le architetture della Loggia del Capitaniato a Vicenza, con i lavori di Alessandro Ferreri e Matteo Sedda e Piazzetta Garibaldi a Schio con le creazioni di Marianna Moccia e Valeria Nappi, mentre il Teatro Civico ospiterà le dance class di Dance Well, aperte a tutti ma pensate principalmente per le persone che vivono con il Parkinson. Il DiR ritrova la collaborazione con l’Università IUAV di Venezia per la realizzazione di “Stop being dumb! Sul comporre in danza”, un’iniziativa formativa rivolta agli studenti del corso di coreografia nell’ambito del Corso di Laurea magistrale in Teatro e Arti Performative; più recente è la collaborazione con la rete JUMP per sostenere l’intera filiera di produzione di una realtà artistica italiana, attraverso la quale prenderà vita “I N S E L”, il nuovo progetto firmato Panzetti/Ticconi che debutterà nell’estate 2023 al Tanz im August di Berlino. Giancarlo Marinelli, direttore artistico del TCVi, anticipa l’importante sodalizio con il Belgrade Dance Festival per incentivare la circolazione delle compagnie internazionali e la collaborazione con il Beirut Phisycal Lab, diretto da Bassam Abou Diab, per condividere progetti rivolti mobilità artistica internazionale. “Insegnare a ballare è difendere le nuove generazioni dalla guerra”, insiste Marinelli, raccontando un aneddoto personale ai tempi della guerra nella ex Jugoslavia. Altre intese sono già presenti sul territorio, come quelle con Operaestate Festival Veneto e La Piccionaia-Centro di Produzione Teatrale e andranno a sostenere la struttura portante del Festival nelle sue tante sezioni, tra cui il Danza in Rete Off, Danza Urbana, Progetto Supporter e Danzare per Educare, solo per citarne alcuni. Il fare rete è un traguardo reso possibile anche dai tanti pubblici cresciuti in 26 anni di Vicenza Danza, che si uniscono alle Fondazioni, ai sostenitori istituzionali e dalle imprese e, solo ultimo in ordine d’arrivo, “l’opportunità data dall’Art Bonus”, come indica Giuseppe Castaman, Presidente di Viacqua, tra gli sponsor del DiR, una vera “opportunità offerta dal Ministero della Cultura per favorire il mecenatismo culturale”.

Ousmane Sy “Queen_Blood”

INFORMAZIONI
Biglietti e abbonamenti (in vendita da mercoledì 8 febbraio 2023)
Sono disponibili:
alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza, in Viale Mazzini 39 ( biglietteria@tcvi.it , tel. 0444.324442), aperta dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.15, online sul sito del teatro tcvi.it;
alla biglietteria del Teatro Civico di Schio è possibile acquistare gli spettacoli che si svolgeranno a Schio, in Via P. Maraschin 19 ( info@teatrocivicoschio.it , tel. 0445 525577), aperta dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00, il sabato dalle 10.00 alle 12.00, il giovedì dalle 16.00 alle 18.30, online su vivaticket.it solo per lo spettacolo “Alce” della Compagnia Le Supplici/Fabrizio Favale.

www.festivaldanzainrete.it
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www.instagram.com/festival_danzainrete

Marco di Nardo, Juan Tirado “Ordinary people”

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