È stata presentata la donazione al Comune di Vicenza della statua in legno “Don Chisciotte” dell’artista vicentino Maurizio D’Agostini. L’opera realizzata in legno di tiglio patinato alla fine degli anni ’80, alta 3,80 mt, è stata posizionata nel luglio scorso nel foyer del Teatro Comunale di Vicenza come da desiderio del donatore, Bruno Rosin, vicentino di nascita ma ormai naturalizzato statunitense (paese dove vive stabilmente dal 1979).
L’opera esposta nel foyer, scolpita in legno di tiglio nel 1988 per realizzare una fusione in bronzo posizionata in un palazzo vicentino, è rimasta a lungo tempo nell’atelier dell’artista, per venire in seguito acquistata da un imprenditore vicentino; recuperata in una vendita all’asta da un imprenditore padovano, dopo essere stata esposta all’estero e in diverse città venete, viene acquistata nel 2021 da Bruno Rosin che, grazie al monogramma MD posto sulla base dell’opera, risale all’autore – Maurizio D’Agostini – di cui è un appassionato collezionista. Il mecenate decide quindi, nel giugno 2022, di “farne dono alla città di Vicenza, manifestando l’auspicio che la scultura venga posizionata all’interno del Teatro Comunale” come riportato nella delibera comunale del 30 giugno scorso. L’imponente opera lignea si trova nel foyer basso, dopo l’entrata e accoglie gli spettatori vicino alla vetrata da cui riceve illuminazione, in prossimità delle scale di accesso al piano superiore.
“Don Chisciotte” – 1988 di Maurizio D’Agostini
Legno di Tiglio – altezza m. 3,80
Opera donata al Teatro Comunale di Vicenza dal sig. Bruno Rosin, vicentino di nascita e residente negli Stati Uniti dal 1979.
Anno 2022
Il primo Don Chisciotte che ho creato risale al 1977, eseguito con due materiali diversi, pietra colombina di Verona e ferro, in quel periodo stavo leggendo il capolavoro di Cervantes e mi era balenata l’idea di formare la figura del cavaliere errante. Così nacque una sculturina a mio avviso del tutto originale e innovatrice: realizzai la figura del personaggio con un pezzetto di pietra che avevo in studio.
La stilizzazione del cavallo, dello scudo e della lancia invece erano in ferro. Il secondo Don Chisciotte (1982) è in legno di pero, fu acquistato dal professor Vincent Griesser, di Ginevra durante l’esposizione del 1991 alla Maison Visinaud, centre de culture a Montreux. A proposito del legno di pero, ricordo che un giorno del 1986 feci visita allo scultore vicentino Giuseppe Giordani, mi regalò un pezzo di legno di pero e mi disse: “Se non hai mai scolpito il legno, prova con questo. Libera la tua fantasia, sii te stesso e buona fortuna”. In seguito ebbi occasione di ringraziarlo molto per quel dono, perché ho sempre pensato che grazie a lui avevo creato una delle opere più importanti e innovative della mia produzione artistica.
Maurizio D’Agostini
Maurizio D’Agostini nasce a Vicenza il 3 febbraio 1946. Scultore, incisore e pittore. Lavora nel suo atelier a Costozza di Longare. Conoscitore della figura umana che diventa fonte ispiratrice delle sue sculture, indaga nell’esistenza dell’essere umano lavorando sulla vibrante tensione dei corpi che modella giocando su volumi, spazi e richiami classici. Le opere seguono forme ideali che conquistano la critica dell’arte contemporanea, fanno parte di numerose collezioni, pubbliche e private italiane e straniere. Le opere monumentali sono esposte in luoghi pubblici e privati in Italia e all’estero.