Ogni estate arrivano le vacanze, il caldo, gli amori estivi e l’immancabile tormentone musicale. Si tratta quasi sempre di un pezzo leggero, di facile ascolto, cantabile e ballabile e che possa far dimenticare tutti i pensieri lasciati a casa assieme alle bollette da pagare. L’estate 2022 si presenta con una prospettiva tutta vicentina al tormentone vacanziero. Loro sono i Luci Blu e il brano si chiama “Anyway” ed è frutto di una collaborazione di massimo rispetto con Sir Oliver Skardy, ex leader degli storici Pitura Freska. Il brano è in realtà il quarto singolo della band berica ma ha indubbiamente l’ambizione di essere quello che li possa portare a sfondare ed il video che lo accompagna ne è la prova. Abbiamo incontrato i Luci Blu per parlarne assieme.

“Ci siamo conosciuti nel 2019 grazie ad amicizie comuni – esordisce Marco Ballardin, beatmaker e voce del duo – ci hanno presentato al festival Fornaci Rosse e praticamente da subito abbiamo capito che potevamo funzionare assieme”. I due ragazzi sono giovani ma con le idee molto chiare su cosa vogliono essere e su dove vogliono arrivare. Cadiamo pure noi nel tranello di chiedere se sono una coppia anche fuori dalla collaborazione artistica e ci dicono che è la domanda a cui devono rispondere più spesso e che la risposta è NO. Ben venga, almeno non ci sarà il rischio di un amore che finisce e che si porta via anche il gruppo. Giulia è la voce e l’immagine della band. Il suo è un canto molto melodico e di grande efficacia che dà ai pezzi una verve internazionale. Inoltre sa giocare alla vocalist sexy e non guasta affatto.

Il retroterra è decisamente bizzarro se si devono giudicare in base ai pezzi editi finora. Marco arriva addirittura dal trash death metal. “Sono stato bassista e cantante di un quartetto chiamato “Under Siege”. Partecipavamo ai rock contest e facevamo qualche concerto in giro. Quando conobbi Giulia e la sentii cantare mi accorsi di quanto sarebbe stato bello cambiare genere ed unire le nostre personalità. Il primo pezzo si chiamava “Sul Divano”. Tutto nacque molto velocemente e in maniera del tutto spontanea. Passavamo le giornate in sala prove ed arrivava gente con cui ci scambiavamo idee in un clima fluido creativo”.
Che musica fanno i Luci Blu? Verrebbe da dire trap ma non è una trap integralista. Ha più di qualche sfumatura urban e un incedere trip-hop che si inserisce benissimo nel filone cittadino dei vari Sangiovanni, Gianmaria e l’ormai mega star Madame.
A Skardy ci sono arrivati tramite un tecnico con cui lavorano in studio e che ha pensato che al padre del reggae in venesian potesse piacere l’idea a cui i due stavano lavorando. “E infatti gli è piaciuta – ci dice Giulia – e ha scritto la sua parte di cantato col testo in dialetto e poi ci abbiamo lavorato fisicamente assieme”

Marco si occupa delle basi e Giulia più delle armonie vocali. Il testo lo scrivono assieme. Se lui arriva dal trash metal, anche lei stupisce per conoscenze e background. “Ci piace tutto – continua Giulia Menta – da Frank Zappa ai Pink Floyd, dai Police ai Deep Purple. Ma anche folk irlandese, dubstep, techno. Insomma, la musica bella che c’è in tuti i generi”. Giulia prende lezioni di canto da quando aveva 12 anni ed è anche batterista. Attualmente studia pittura all’accademia delle belle arti di Venezia.
“Anyway” è uscito il 28 aprile ma il video è arrivato nelle piattaforme il 20 maggio. Il concetto del brano si rispecchia nel clip, ovvero la libertà e l’inclusività in tutte le sue forme, raccontare il grande circo della società, dal trapper che si veste ed ostenta soldi e ricchezza a chi invece è più pacato ed introverso. Il messaggio è: niente è davvero sbagliato, tutti possono avere il proprio spazio nella società di oggi. “Skardy era sulla stessa nostra linea – prosegue Marco – e si è creato un contrasto interessante tra noi e lui. Il pezzo poi non è il solito reggeaton ed inoltre è ironico e anche per questo a lui è piaciuto”.
Una musica scanzonata e leggera come questa può comunicare qualcosa di più profondo, e l’umorismo e l’atteggiamento easy del duo permette alle canzoni di calarsi nelle realtà espresse dal testo senza pesi. Anzi, ai ragazzi piace proprio immedesimarsi nelle situazioni o negli atteggiamenti che vogliono criticare e farlo senza comunicare una lamentela ma semplicemente divertendosi.
E i live? “Ci stiamo preparando per portare in scena uno spettacolo coerente con quella che è la nostra idea di fondo. Uno show coreografico, bello anche da vedere. D’altronde siamo Luci Blu perché ci piacevano le lucine del mixer nello studio. Tante luci, tanti riferimenti, tante strade”.