Si chiama Bang Bang Baby, ed è una serie televisiva ambientata nella Milano anni Ottanta e incentrata sul racconto di una ragazza, Alice, e del suo controverso rapporto con il padre. Andrà in onda su Amazon Prime dal 28 aprile con i primi 5 episodi e si concluderà poi il 19 maggio con l’uscita degli ultimi 5 episodi. Teen drama dai toni dissacranti ambientato nel 1986, in cui la protagonista scopre che il padre che credeva morto in realtà è ancora vivo ed è uno dei più temuti boss della ‘ndrangheta. Da quel momento parte il suo tentativo di conquistare l’amore del padre.
Francesca Calearo, gli anni ottanta li ha visti solo nei video e nei racconti dei suoi. Non sappiamo quanto si possa sentire vicina ad Alice, ma il brano che fa da colonna sonora alla serie è molto calato nei temi della trama. Come sempre Madame prende un concetto indossandolo e svestendolo con la stessa facilità. Se molte strofe sono palesemente delle descrizioni del mood della protagonista (Resta qui, non mi sparirai, guarda come, quante volte mi hai ferita già) è evidente come in altri momenti ci siano anche riferimenti personali (Sono stata l’eccezione delle regole del mondo … Sono stata anch’io bambina, ma solo qualche secondo).
La musica ha un afflato vintage fin dall’intro della batteria che ripeterà poi la stessa figura ritmica per tutta la durata del brano. Batteria, basso, archi, chitarra metallica, piano martellante. Un arrangiamento che ricorda molto certe cose di Mina (“Città Vuota” su tutto). Armonie avvolgenti nella strofa che poi si inerpica verso un ritornello che apre e prosegue la danza su un livello più alto. Un brano classico, nel senso nobile del termine. Una nuova prova del fatto che la ragazza di Creazzo è una realtà fondamentale del panorama nazionale. L’uso della voce è sempre più particolare e personale, e qui mostra estensioni che lasciano presagire anche respiri più larghi. Questa deviazione in territori tradizionali, in realtà deviazione non è. Brano maturo, consapevole, elegante. Ad un anno dall’exploit sanremese, Madame è più avanti della sua stessa fama.