“Perché portare a teatro “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen?
Perché penso che sia una scrittrice con un dono folgorante per i dialoghi.
Perché sono affascinato dall’Ottocento, e dal rapporto fra i grandi romanzi di quell’epoca e la scena. Infatti provai un raro piacere, svariati anni fa, ad affrontare uno strano testo di Annibale Ruccello (strano perché al confine tra il musical e la commedia, tra la parodia e la ri-scrittura) ispirato a “Washington Square” di Henry James.
Perché l’ironia di questa scrittrice, il suo sguardo acuto ma anche distaccato sui suoi personaggi l’amo molto.
Perché il mondo della Austen dove apparentemente non accade mai nulla di eclatante, abitato per la maggior parte da creature che stanno abbandonando la fanciullezza per diventare ragazze da marito o giovani scapoli da sposare, mi affascina; con tutto il pudore, i turbamenti, le insicurezze, e anche l’orgoglio e i pregiudizi che la giovinezza porta con sé.
Perché questo mondo sociale dove ci si conosce danzando, ci si innamora conversando, ci si confida con la propria sorella perché i genitori sono, ognuno a suo modo, prigionieri del proprio narcisismo, non mi sembra così lontano da noi. Soprattutto pensando a queste giovani eroine spinte a sposarsi anche per avere finalmente un sostegno economico, sottraendosi allo stesso tempo all’indecorosa condizione di zitelle, e allontanandosi dalle proprie famiglie d’origine. Anche se poi la povera e zitella Jane Austen (che mai riuscì invece ad abbandonare la propria famiglia) si divertì a sottrarsi a tutto questo mettendolo in scena nei suoi romanzi, che sono una spietata critica e allo stesso tempo un’amorosa dichiarazione d’appartenenza alla propria epoca. Per fare questo si cala nei suoi personaggi/alter ego amandoli e prendendoli un po’ in giro, magari standosene nascosta dietro una tenda ad osservarli, ridacchiando tra sé. Da dietro quella tenda, come nel buio di una quinta, celata agli sguardi altrui, ma attenta a non farsi sfuggire nulla di ciò che accade, Jane Austen reinventa la realtà attraverso la sua rappresentazione, ma mai smettendo di essere vera. Come avviene in teatro”.
(Note di regia, Arturo Cirillo)
Martedì 18 gennaio, mercoledì 19 e giovedì 20 gennaio 2022 ORGOGLIO E PREGIUDIZIOdi Jane Austen nell’adattamento teatrale di Antonio Piccoloregia di Arturo Cirillo
con Arturo Cirillo, Valentina Picello, Francesco Petruzzelli,Sabrina Scuccimarra, Rosario Giglio, Eleonora Pace, Giacomo Vigentini, Giulia Trippetta scene di Dario Gessaticostumi di Gianluca Falaschiluci di Camilla Piccionimusiche di Francesco De Melis prima versione teatrale italianaproduzione Marche Teatro / Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
Tutti gli spettacoli della 41^ Stagione Teatrale di Prosa inizieranno alle ore 20.45.
Per informazioni e prenotazione: Ufficio Cultura negli orari di apertura al pubblico, piazza A. Ferrarin 1, tel. 0445-804.745-746, teatro@comune.thiene.vi.it e cultura@comune.thiene.vi.it
Per acquisto carnet e biglietti presso Ufficio Cultura è necessario prendere appuntamento telefonico ai numeri di cui sopra o tramite prenotazione on line sul sito www.comune.thiene.vi.it.
La vendita al botteghino è possibile da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Per l’acquisto on line su myarteven.it e vivaticket.
Il programma della 41^ Stagione Teatrale Thienese è consultabile nei siti: www.comune.thiene.vi.it – www.myarteven.it – www.vivaticket.com e presso tutte le aziende di promozione turistica del vicentino.