C’è un pezzo di Lou Reed che si chiama “Smalltown” e che recita: “Quando ti trovi a crescere in una piccola città
dici, nessuna celebrità è mai nata qui… Quando ti trovi a crescere in una piccola città sai che marcirai in una piccola città, c’è solo un modo per usare bene una piccola città : Odiarla e capire che te ne devi andare”. Il brano era parte di un’opera sulla vita di Andy Warhol e la piccola città in questione era Pittsburgh, che in confronto a Grumolo delle Abbadesse è in tutto e per tutto una megalopoli. Quello che “Sangio” è riuscito ad ottenere in appena due anni ha quindi del clamoroso. Si sa, i talent oggi sono una scorciatoia pazzesca per arrivare subito a tutti ma attenzione, nessuno regala nulla e l’accademia della De Filippi è dura e impegnativa molto più di quanto ci si possa immaginare. In questi giorni impazza “Malibù” da ogni radio e a Settembre Giovanni dividerà il palco qui in piazza dei Signori con l’altra star cittadina del momento: Madame. Sarà una serata davvero eccezionale per molti motivi ma soprattutto per il fatto che forse mai era successo che due ragazzi vicentini che per altro non fanno neanche 40 anni in due, si trovassero al primo posto in classifica. Orgoglio insomma, diciamocelo. Sul concerto, sulla musica, sui progetti e sui dischi ci torneremo in maniera molto più approfondita quando incontreremo sia Sangiovanni che Madame in occasione del concerto del 7 Settembre. Adesso però quello che ci interessa è l’aspetto “vicentino” del ragazzo di Grumolo, che ci fa da padrino qui a ViCult e visto che questo giornale vuole essere riferimento per l’identità culturale cittadina, proviamo a capire quanto è importante la nostra città per questo concittadino diventato personaggio top in così breve tempo.
Il nostro giornale parla di Vicenza e ne parla soprattutto rivolto ai vicentini; come si diventa qualcuno in una città di provincia come questa? E’ davvero più difficile? Che diresti ai tuoi coetanei che sognano la ribalta?
Non so se sia più difficile, io sto vivendo il mio percorso e non ho trovato un limite essere di Vicenza, ma uno stimolo. E’ una città molto viva dal punto di vista musicale.
Esiste un luogo della città o della provincia che ti identifica di più, in cui ti senti più te stesso o nel quale ti senti davvero bene?
Amo questi luoghi, sono quelli in cui sono nato e cresciuto e forse sono ancora troppo piccolo per averne uno specifico.
Che scuola hai frequentato e che studente sei stato?
Al momento ho sospeso temporaneamente gli studi, perchè lavoro e durante l’ultimo anno sono stato chiuso nella casa di Amici. Non avrei comunque potuto seguire neanche le lezioni in dad. Riprenderò con gli studi e allora saprò risponderti.
Dimmi secondo te un pregio e un difetto di essere vicentini
Che domande, un pregio! AHAHAH.
Con che musica sei cresciuto? Pensi l’ambiente circostante abbia influenzato i tuoi gusti musicali o avresti ascoltato e poi fatto la stessa musica anche fossi stato in un’altra città?
Io canto quello che sono, racconto la mia vita, le mie esperienze. Non sono tanto le specifiche origini territoriali ad avermi influenzato, ma il contesto sociale e culturale, umano.
Come hai vissuto la vita culturale a Vicenza e cosa speri accada in città?
Ho solo diciotto anni, la tua è una domanda importante e merita una riflessione più ampia, in cui siano inclusi i ragazzi come me, non necessariamente diventati noti.
Sei il primo articolo del nostro giornale e ne siamo molto lieti
Beh, mi fa un grande piacere, Quindi in bocca al lupo ViCult!!